Invisibile Festival è primo festival creato dalla fondazione Bullone, dedicato alle nuove generazioni.
VISIONI, BISOGNI, DESIDERI, FRAGILITÀ
Uno spazio dove potersi esprimere senza giudizio, mostrare i propri talenti, narrarsi senza paura, dialogare insieme agli adulti e rendere visibili tutte quelle esperienze umane che la società rende invisibili.
Elisa Calabretta, direttrice artistica di Asimmetria, partecipa come performer con IKIGAI (coreografia di ricerca).
Ikigai è una parola giapponese che significa ragione di vita, ragione d'essere (iki-vivere, gai-ragione). Ikigai è il motivo che ci spinge ad alzarci la mattina e lottare.
Ci racconta Elisa:
"Amo la parola Ikigai, rappresenta per me l'incontro con sè stessi, una scelta di accoglienza e apertura. Rappresenta l'interezza intesa come "capacità di integrazione di luci e ombre". Ciò che è invisibile permette al visibile di esistere. Per tale motivo la performance è il racconto di un incontro profondo, lento e fluido con sè stessi.
E' "mettere in luce" l'invisibile attraverso l'arte.
A livello simbolico ho scelto come costume di scena un abito da sposa come appunto in cima alla lista: "accettare sè stessi è l'atto d'amore più grande che possa esistere PER POTER ESISTERE".
L'utilizzo della luce regala allo spettatore sfumature in cui riconoscersi o da cui discostarsi. In questo senso apre una porta di riflessione: rifiutiamo o accogliamo noi stessi e l'altro?
Ciò che mi colpisce sempre è l'effetto del "mettere in luce". Ci si sente meno soli nelle storie condivise e più aperti a raccontare quella personale.
Si abbandona così il miraggio di una perfezione irraggiungibile a favore dell'imperfezione complementare tra persone.
In un momento storico di grandi guerre e massacri credo sia doveroso e importante ricordarci che siamo semplicemente essere umani. "
Ecco il video trailer della performance:
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