Il nostro insegnante di danza contemporanea Luca Contini racconta la sua poetica tramite il progetto "Muddy" realizzato con la sua compagnia Uncode Art Factory.
Video Concept
In primo luogo mi sono concentrato sul significato del termine.
"Muddy" tradotto letteralmente, significa "fangoso".
Per per me, il fango è un luogo; il luogo dove tutto ebbe inizio (vita, natura, anima..).
Poi ho spostato la mia attenzione su gli altri significati attribuiti a questo termine trovando parole come spregevole, ignobile, privo di dignità , moralmente degradato, abietto, laido, turpe.
Questi aggettivi mi hanno ricondotto al comportamento che l'uomo, ormai troppo spesso, attua nei confronti della natura e così è nato il progetto "Muddy".
Ho deciso di analizzare il rapporto tra uomo e natura concentrandomi sull' habitat che diventa in "Muddy" fonte di armonia e pace e al tempo stesso di pericolo (condizionato dalle scelte dell'uomo rispetto all'ambiente).
Ho constatato con rammarico che nella stragrande maggioranza dei casi l'uomo non presta molta attenzione alla natura e non cerca di preservare le caratteristiche che mantengono l'equilibrio tra uomo e ambiente, considerando quest'ultimo una fonte inesauribile. Sfrutta infatti la terra per migliorare le proprie condizioni, non curandosi di distruggere un bene assai prezioso.
Per tali motivi ho pensato di inserire "corpi umani" in questo scenario.
Le immagini che sono apparse nella mia mente per raccontare il progetto sono: corpi appesi ai rami (ad esempio attaccati per un piede), una mela rossa (elemento ricorrente nei miei progetti che ricorda Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, personaggi che, a livello simbolico, hanno in sè molte contrapposizioni), parti coreografate di contact utilizzando il fango come elemento cardine e sequenze di floorwork in acqua o sotto la pioggia.
Ho fatto un'ulteriore riflessione sulle modifiche che, nel corso del tempo, l'uomo ha imposto alla natura: prima tra tutte l'industrializzazione che ha portato con sè l'inquinamento e l'introduzione di sostanze chimiche e biologiche in grado di provocare danni permanenti non solo all'ambiente ma anche a tutti gli esseri umani.
Questa riflessione ha trovato spazio nel mio progetto con un' immagine che vi trascrivo:
un uomo ricoperto di una sostanza densa che, con lentezza, cola giungendo a terra con un movimento fluido e disarticolato.
Ho cercato di raccontare nel progetto l'influenza reciproca tra uomo e natura lasciando spazio alla speranza di un sano equilibrio in cui ambiente e genere umano possano coesistere senza distruzione.
Ho immaginato che uno dei personaggi di "Muddy" potesse "viaggiare nel tempo" e tornare a far parte della natura (integrandosi con un albero o con il fango).
Quest'immagine rappresenta la rivalsa della natura che si riprende ciò che le appartiene accogliendolo.
Per conoscere meglio il lavoro del maestro Luca Contini visita la pagina Instagram Uncode Art Factory!
Comments