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Immagine del redattoreElisa Calabretta

Da dove nasce la creatività

Per definizione la creatività è la "capacità produttiva della ragione o della

fantasia, talento creativo, inventiva".


Ma cosa succede a livello inconscio nel momento creativo? Qual è il processo

della creazione?

Come nasce la creatività

È noto che il cervello sia diviso in due emisferi: uno pratico, razionale, logico, lineare, analitico e matematico e l'altro emotivo, creativo, immaginativo

e intuitivo.

L'incontro di questi due emisferi danno luogo all'atto creativo.


Le informazioni che riceviamo tramite i sensi vengono elaborate e la risposta

a un quesito viene ricondotta alle esperienze passate.

La soluzione viene adattata e migliorata secondo le condizioni attuali.


Il passo ulteriore che è l'atto creativo avviene quando la risposta razionale

ottenuta si scontra con la fantasia e le immagini dando vita a nuove

connessioni.


Senza entrare troppo nello specifico a livello biochimico, sembra che l'atto

creativo avvenga spesso in momenti del tutto scollegati rispetto al

ragionamento sul problema.


La capacità di provare ancora stupore è un elemento cruciale come lo sono gli

stimoli a cui veniamo sottoposti.


Per quello che riguarda la creazione di coreografie, confrontandomi con

diversi colleghi, ho raccolto un dato comune: la "Visione".

Raccontiamo tutti di un momento in cui l'immagine, quasi per magia, compare

negli occhi della nostra mente e quell' immagine non rappresenta il punto di

arrivo ma di partenza.


La nuova idea viene elaborata, raffinata, sperimentata prendendo spesso nuove

strade.


L'idea creativa potremmo definirla "la scintilla".

Prendendo spunto dalla mia esperienza personale credo che l'idea creativa, per

palesarsi, abbia bisogno di tempo e serenità (è famoso il "Blocco del

creativo" che avviene quando viene costretto a creare in tempi brevissimi, e

tempestato di richieste insistenti).


Durante la "creazione" è come se il cervello continuasse ad elaborare il quesito

mentre accogliere nuovi stimoli. Continuando a confrontare il problema con

questi ultimi emerge l'idea!


Le idee migliori le ho avute lavando i piatti, pulendo casa o nel bel mezzo di un

discorso razionale.

La famosa scintilla, illumina, agita, è un impulso che amo seguire.


Essere protesi verso il cambiamento, le novità, verso l'errore che diventa

motivo di crescita, la sperimentazione e la diversità credo sia il bagaglio

fondamentale per chi lavora nel mondo dell'arte e per chi in generale cerca

nella vita dentro e fuori di sé.

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