Per definizione la creatività è la "capacità produttiva della ragione o della
fantasia, talento creativo, inventiva".
Ma cosa succede a livello inconscio nel momento creativo? Qual è il processo
della creazione?
È noto che il cervello sia diviso in due emisferi: uno pratico, razionale, logico, lineare, analitico e matematico e l'altro emotivo, creativo, immaginativo
e intuitivo.
L'incontro di questi due emisferi danno luogo all'atto creativo.
Le informazioni che riceviamo tramite i sensi vengono elaborate e la risposta
a un quesito viene ricondotta alle esperienze passate.
La soluzione viene adattata e migliorata secondo le condizioni attuali.
Il passo ulteriore che è l'atto creativo avviene quando la risposta razionale
ottenuta si scontra con la fantasia e le immagini dando vita a nuove
connessioni.
Senza entrare troppo nello specifico a livello biochimico, sembra che l'atto
creativo avvenga spesso in momenti del tutto scollegati rispetto al
ragionamento sul problema.
La capacità di provare ancora stupore è un elemento cruciale come lo sono gli
stimoli a cui veniamo sottoposti.
Per quello che riguarda la creazione di coreografie, confrontandomi con
diversi colleghi, ho raccolto un dato comune: la "Visione".
Raccontiamo tutti di un momento in cui l'immagine, quasi per magia, compare
negli occhi della nostra mente e quell' immagine non rappresenta il punto di
arrivo ma di partenza.
La nuova idea viene elaborata, raffinata, sperimentata prendendo spesso nuove
strade.
L'idea creativa potremmo definirla "la scintilla".
Prendendo spunto dalla mia esperienza personale credo che l'idea creativa, per
palesarsi, abbia bisogno di tempo e serenità (è famoso il "Blocco del
creativo" che avviene quando viene costretto a creare in tempi brevissimi, e
tempestato di richieste insistenti).
Durante la "creazione" è come se il cervello continuasse ad elaborare il quesito
mentre accogliere nuovi stimoli. Continuando a confrontare il problema con
questi ultimi emerge l'idea!
Le idee migliori le ho avute lavando i piatti, pulendo casa o nel bel mezzo di un
discorso razionale.
La famosa scintilla, illumina, agita, è un impulso che amo seguire.
Essere protesi verso il cambiamento, le novità, verso l'errore che diventa
motivo di crescita, la sperimentazione e la diversità credo sia il bagaglio
fondamentale per chi lavora nel mondo dell'arte e per chi in generale cerca
nella vita dentro e fuori di sé.
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