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  • Immagine del redattoreElisa Calabretta

Pro e contro delle lezioni di danza online

Nell'ultimo anno, a causa dell'emergenza sanitaria in atto, il mondo del lavoro ha subito molteplici trasformazioni.

Lo smartworking è diventato la nuova modalità per eccellenza, anche per noi insegnanti di danza.


Ecco i pro e i contro:


I pro:

  1. Avere più tempo per studiare

  2. Lavorare su aspetti della disciplina che generalmente vengono trascurati

  3. Sperimentare la danza in uno spazio inconsueto

  4. Lavorare con l'immaginazione per rendere l'esperienza valida


I contro:

  1. Non poter correggere adeguatamente gli allievi

  2. Scontrarsi con la difficoltà di comunicazione

  3. Rielaborare il programma mettendo da parte molti progetti

  4. Mancanza di contatto

  5. Resistere alla solitudine del gesto danzato

  6. Incorrere in una maggior disattenzione

  7. Insofferenza allo schermo



Indubbiamente i "contro" sono di più.

Sebbene per molti insegnanti sia un vantaggio non dover correre da una scuola all'altra con i minuti contati, con la conseguente possibilità di avere più tempo da dedicare allo studio e alla ricerca, i limiti restano molti.



Dal mio punto di vista i "limiti supportano la creatività" e la indirizzano verso nuove soluzioni.

Per questo motivo trovo stimolante poter esplorare, durante le lezioni, gli aspetti che generalmente vengono trascurati.


Raccontare e confrontarmi con gli allievi su nozioni teoriche in un tempo adeguato (che spesso a lezione manca) è per me di grande aiuto: la teoria per la pratica.

Una pratica che prevede un sentire diverso, più intimo, più personale, nella misura in cui spesso i salotti di casa sono spazi piccoli seppur accoglienti.


Generalmente cerco di far utilizzare agli allievi gli oggetti che li circondano: un divano può diventare un supporto valido per lo stretching alla schiena e una sedia può diventare una piccola sbarra, la parete può riempirsi di forme da seguire oppure il pavimento può diventare un prato.


Credo che lavorare con l'immaginazione sia uno sforzo complesso, soprattutto nella misura in cui gli adulti non ne fanno particolare uso.

La possibilità di "lasciarsi andare" senza occhi indiscreti è un vantaggio; solo in un secondo momento si è pronti a condividere l'esperienza individuale.

In alcuni tipi di esercizi, dove chiedo di recuperare la spontaneità tipica dei bambini, dò la possibilità di spegnere la videocamera.


Non posso negare che i limiti siano molti e che la strada delle lezioni online sia tortuosa: in primis mi sono scontrata con la mia scarsa attitudine nell'utilizzare la tecnologia (ho chiesto numerose volte aiuto).

Poi superato il primo step (creare eventi, scegliere la piattaforma adatta, saperla utilizzare ecc) ho dovuto affrontare i problemi di connessione: parole a metà, immagini sgranate o bloccate, condivisione della musica con interferenze, link che non funzionano, il naso attaccato al pc per poter correggere gli allievi avendo come unici strumenti utili "la parola" e il "mostrare la posizione".


"Più a destra, più a sinistra, gamba più in alto, schiena dritta, non così ..." in pratica sembro un navigatore gps.


Per impedire infortuni è stato necessario rielaborare il programma. Questo cambio di per sè poco difficoltoso ha lasciato in me un po' di amarezza perchè tutti i progetti che avevo programmato dovranno rimanere ancora per molto tempo fermi.


La mancanza di contatto resta il mio principale "contro".

Inspiegabile raccontare l'energia che esiste in una sala danza. Un'influenza reciproca tra danzatori anche nel momento in cui lavorano individualmente.

La sala danza diventa un contenitore di singole danze e mescola, divide, ricompatta e trasforma queste energie per farne una unica.

Non ultima la bellezza del parquet sotto i piedi, della luce, degli specchi.



Ma questa situazione ci insegna a resistere alla solitudine del gesto danzato, ci insegna a trasmetterlo più forte affinchè quelle piccole caselline sul pc prendano vita e generino un'energia ancora più forte e non sempre possibile.


Nelle lezioni online con i bambini è facile vederli distratti: nel loro ambiente pieno di stimoli si sentono più liberi e, le regole stabilite in sala, sembrano non essere per loro più così importanti. Mi rendo conto di dover richiamare la loro attenzione molto più spesso.

Con loro il lavoro è più difficile ma attingendo all'immaginazione e rendendoli protagonisti del filo conduttore dell'argomento del giorno i risultati sono arrivati: la lezione assume la direzione indicata dalle loro riflessioni e ogni volta è una scoperta.



Per tutti, insegnanti e allievi, c'è una grande insofferenza allo schermo.

Spesso i bambini e gli adolescenti sono costretti a passare davanti al pc gran parte della loro giornata. Gli adulti tutta.

Scegliere di trascorrere quell'ora in più davanti allo schermo, incastrati tra un mobile e un divano, cercando l'inquadratura giusta che permetta all'insegnante di correggere, solo per danzare e portare avanti una passione nonostante le circostanze, è uno sforzo che dà valore alla disciplina.


Sono dell'idea che le lezioni di danza online possano essere solo uno strumento sostitutivo temporaneo e che ci sia necessità di tornare in presenza.


Credo anche che questo ostacolo sia un'opportunità ed è così che voglio continuare a vederla.


In cuor mio mi auguro di poter tornare ad essere un'insegnante come "ai vecchi tempi" dove un rimprovero, una risata, un traguardo erano supportati da uno sguardo che attivava lo scambio profondo a me caro.



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