Il progetto di danza e teatro sperimentale "Mandala" nasce dall'interesse verso il mondo dei sogni e della psiche.
La curiosità mi ha spinta a leggere ed analizzare il libro "L'uomo e i suoi simboli" dello psicanalista Carl Gustav Jung.
Il mio interesse si è concentrato sul significato di tutto ciò che ha forma circolare che, inconsciamente, richiama l'immagine del sè passando attraverso il processo di individuazione.
La psiche può essere paragonata ad una sfera al cui interno vorticano la coscienza, l'ego e il sè (che costituisce al contempo il nucleo e l'intera sfera).
All'interno di questa suddivisione schematiche incontriamo sfaccettature più profonde tra cui: l'ombra, l'anima e l' animus.
L'ombra viene definita come l'insieme di quegli aspetti della personalità che, per varie ragioni, non si desidera conoscere direttamente e che si esprimono e si manifestano nei sogni.
L'ombra è ostile sono quando viene ignorata o non riconosciuta.
L'anima viene definita come la personificazione di tutte le tendenze psicologiche femminili della psiche dell'uomo di sesso maschile.
L'animus è la personificazione maschile dell'inconscio della donna.
Il sè viene espresso come simbolo della totalità, è presente durante tutto il corso della vita ed esiste al di là della consapevolezza (al di là della coscienza del tempo).
Jung impiegò la parola di derivazione indù Mandala (che letteralmente significa "cerchio magico") come simbolo della ricerca di un equilibrio e di una relazione armoniosa dell'individuo con il sè.
Ovviamente in questa ricerca l'uomo (inteso come "genere umano") è influenzato dall'aspetto sociale del sè ossia da tutta quelle strutture e sovrastrutture costituite da convinzioni, pregiudizi, riti, regole ecc. che condizionano il personale modo di agire e che, inevitabilmente, devono confrontarsi con i nostri impulsi più profondi derivanti dall'inconscio (che non possono essere domati dalla razionalità). Ogni tentativo di mettere a tacere l'inconscio si manifesta attraverso il corpo in altre forme (tra cui i sogni).
In questo complesso panorama dell'io vi è la ricerca costante di un equilibrio tra tutti questi elementi che rappresentano la struttura psichica umana e vengono rappresentati dalla circolarità (simbolo che al suo interno racchiude altre infinite forme tra cui la croce che ha una valenza simbolica importante soprattutto in occidente).
L'idea:
"Mandala" nasce dall'esigenza di andare oltre la forma (della danza) per poterci ritornare trasformati e più consapevoli.
Mi ha affascinato il riscontro inconscio della forma circolare che richiama un modo di "sentire" profondo e inspiegabile anche laddove il pensiero non è il cardine dell'azione consapevole.
L'esperienza in sala con gli allievi mi ha sempre portata a visualizzare l'energia presente durante le lezioni come uno scambio circolare: all'interno della sala danza (per me nucleo) tanti mondi in disequilibrio, grazie al gesto danzato, entrano in comunicazione e si fondono per trovare un'energia dinamica comune.
In un movimento esiste rabbia, passione, gioia, tristezza, staticità... E' la rappresentazione di uno stato emotivo.
L'influenza che l'esterno (inteso sia come ambiente che come l'altro) ha con l'interiorità di ognuno (e viceversa l' interiorità che influenza l'ambiente esterno) è potentissima in quanto capace di modificare la dinamica dell'intero gruppo classe.
Per tale motivo il sè è costituito non solo dalle nostre contraddizioni ma anche dall' influenza derivante dall' interazione con l'altro.
E mentre tutto ciò accade inconsapevolmente osservo che talvolta i pensieri vorticano mentre il sè è seduto in un angolo immobile oppure, altre volte, accade l'esatto opposto.
Altre volte ancora il nucleo diventa un vortice opprimente o un posto sicuro in cui rifugiarsi lontani dal resto.
Un'alternanza di movimento e stasi alla ricerca di un equilibrio in costante evoluzione.
Alla fine di questa ricerca mi sono accorta che questo turbinio continuo (movimento incessante) è il motore che dà vita al gesto e che l'altro non è poi così diverso da noi nella sua complessità talvolta opposta.
E' nel confronto onesto e senza barriere (a cui sono chiamati i danzatori di fronte alla danza e al gruppo) che è possibile trovare conforto, comprensione, riconoscimento o ci si può o misconoscere.
L'altro assume il ruolo di specchio in cui riflettersi aiutando così la comprensione del nostro sè.
Ognuno di noi custodisce un Mandala all'interno del quale circolano colori, forme, ombre, paure... ma è tutto racchiuso in un cerchio che contiene ma che è allo stesso tempo la porta di accesso e scambio con il resto del mondo. Un confine in cui possiamo conoscerci e accettare l'incomprensibile.
Il progetto:
In collaborazione con l'insegnante di Teatro Lodovico Maria Travaglia abbiamo chiesto agli allievi di partecipare al progetto Mandala in modo inusuale.
Danza e teatro dovevano assumere la forma delle parole "non dette".
Così abbiamo scelto di far raccontare ai corpi storie senza l'utilizzo della parola, prediligendo una drammaturgia silenziosa costituita da immagini che si muovono nella stasi.
Il lavoro di costruzione è partito da esercizi che permettessero a Lodovico e a me, di "toccare" le sfaccettature delle personalità dei danzatori.
Prove fatte di risate, gioia e qualche lacrima per essere entrati in contatto con le nostre ombre tenute fino ad allora a bada dal conscio.
Abbiamo scelto di connettere tra loro i danzatori-mandala e le soluzioni coreografiche si sono palesate in maniera spontanea e viva.
Un lavoro ricco di equilibri trovati tra emozioni, danza e teatro. Azioni che rappresentano stati d'animo e bisogni, momenti di solitudine.. dove tutto si abbandona come grido di accoglienza.
Mandala al di là della danza ha un significato stabile in mezzo ad un mondo di fragilità e forza nascoste dietro alle apparenze.
E' in questo viaggio tra conscio ed inconscio che abbiamo realizzato una danza per raccontare la complessità umana che tutto racchiude nel cerchio-vita.
Grazie a Lodovico per aver condiviso con me quest'esperienza e alle danzatrici che non solo hanno lavorato con il loro corpo per ore ma che hanno messo a disposizione il loro sè.
Puoi vedere Mandala dal vivo il 19/09/2021 alle 17.30 in Piazza Oldrini a Sesto San Giovanni in occasione della Festa dello Sport organizzata dal Comune di Sesto San Giovanni!
Il video della performance sul canale Youtube di Asimmetria!
Si ringraziano Max Villa, Gabriel Zins e il Comune di Sesto San Giovanni per le fotografie!
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