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  • Immagine del redattoreAsimmetria asd culturale

DANZA: desiderio o sogno nel cassetto di una mamma? Il dono inaspettato dell'arte.

“Vado a danza perchè mi piace o devo solo accontentare la passione di mia mamma che non ha mai potuto inseguire il suo sogno?”

Questa è una delle domande più comuni dopo anni di lezioni di danza.


Nessuna bambina/o conoscerà una risposta certa nei primi anni in cui si avvicina alla disciplina colto da entusiasmo e stupore di fronte alla novità. Non dimentichiamo che il corpo è lo strumento di espressione principale soprattutto nelle prime fasce d'età, il mezzo per esplorare il mondo.


Ogni bambino/a tendenzialmente balla.

Molti bambini/e si avvicinano alla danza con vero entusiasmo e passione ma,

accade sempre più spesso, che un bambino/a incoraggiato con orgoglio dai genitori venga spinto verso una disciplina che, se da un lato lo attrae, dall'altro è semplicemente un “accontentarsi” per far piacere ai genitori nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore il bambino/a nutrirà profonda insofferenza verso la disciplina stessa e mostrerà il suo disappunto in tutti i modi possibili.


L'ansia spesso conclamata dei genitori nel volere risultati immediati e soddisfacenti crea una frustrazione difficilmente colmabile.


In questo contesto gli insegnanti non riescono a far comprendere ai genitori e agli allievi che dovranno attendere con pazienza i progressi senza nessuna pretesa. La danza continua ad essere l'opposto del “tutto e subito”. Questa “pazienza” che si richiede è la stessa che permette agli allievi di capire la motivazione profonda della scelta fatta.


Indipendentemente dalla motivazione (che ci auguriamo sia per tutti mossa da passione) l'errore più grande che un genitore e un allievo possano commettere è far diventare la lezione di danza un puro sfogo senza regole. La disciplina fa parte della danza e della vita. Indipendentemente dal percorso che i piccoli ballerini/e sceglieranno, questo strumento gli resterà come bagaglio di vita.


La danza insegna anche un'altra cosa: ad essere determinati. E' importante che genitori e figli si impegnino per portare a termine il percorso scelto, nonostante le difficoltà.


Spesse volte ho sentito dire “non ho più voglia perchè non ci riesco”. E' proprio quell'insistere e resistere che permette con pazienza di ottenere dei risultati.


Nella disciplina della danza sono incluse molte regole:

il rispetto per gli altri, per gli insegnanti e anche per l'arte stessa. La puntualità, indossare correttamente la divisa assegnata, presentarsi con lo chignon, seguire in silenzio le lezioni, togliere oggetti come braccialetti, orecchini, cerchietti, togliere il trucco.

Tutte queste regole vengono spesso scambiate per rigidità ma in sé racchiudono il rispetto profondo per la danza e consentono di lavorare in armonia e in piena libertà espressiva eliminando tutti gli elementi di disturbo per poter godere a pieno della lezione.

Ovviamente è anche dovere dell'insegnante rispettare le stesse regole!


Nelle lezioni di danza si impara un'altra cosa importante: osservare gli altri. Quella che si può definire la “sana competizione”: riconoscere la bravura altrui ed essere spronati a “fare meglio”. E' compito sia degli insegnanti che dei genitori far in modo che rimanga tale e non si trasformi in qualcosa di distruttivo. La competizione vestita d'invidia diventa dannosa e deleteria.


La danza insegna anche un'altra cosa che sembra svanita negli ultimi anni: non essere bravi in qualsiasi cosa. Io trovo sia una ricchezza. Riconoscere dove risiedono le proprie capacità permette di svilupparle. Non abbiate paura a far vedere ai vostri figli che in hip hop sono meno bravo che in danza classica! Questo gli permetterà non solo di crescere ma di conoscersi, di accarezzare le loro attitudini.


Affidatevi alla competenza degli insegnanti che in anni di lavoro riescono a riconoscere i miglioramenti, i progressi ed il talento.


Chi ama danzare balla anche in ultima fila pur di farlo!


Concludendo questo flusso di pensieri io credo che anche la risposta alla domanda iniziale sia frutto di un percorso: a volte breve, a volte lungo anni.


Anche le risposte di un amore profondo hanno bisogno di tempo e dedizione.

Per amare profondamente l'arte c'è bisogno di procedere per mano, cadere, rialzarsi, crescere e alla fine ritrovarsi nella propria interezza.


Visita la nostra pagina corsi per scoprire quante opportunità diverse esistono per trovare la disciplina più adatta a te!

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