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Edgar Degas e le sue ballerine


Qualche cenno biografico:

Edgar Degas, celebre pittore francese appartenente al movimento impressionista, è nato a Parigi il 19 luglio 1834.

Figlio di un banchiere, studia legge fino al 1853 quando decide di interrompere il percorso di studi per dedicarsi alla pittura.

Cruciale è l’incontro con Manet e col gruppo di artisti del Cafè Guerbois, perchè progressivamente i suoi interessi mutano fino a quando la vita quotidiana diventa il soggetto della sua pittura.

E’ nel 1872 che Degas comincia a frequentare l’ambiente dell’Opéra, introdottovi da un musicista.

Qui è affascinato dalla costruzione degli spettacoli e si dedica a catturare "momenti" durante il percorso di creazione (per tale motivo i suoi quadri ricordano l'atto dello "sbriciare").

La sua massima affermazione avviene negli anni sessanta dell'800.

Diventato ormai quasi cieco si dedica alla scultura e trascorre gli ultimi anni della sua vita in solitudine.

Muore il 27 settembre1917 a Parigi.


Un vero impressionista?

Degas viene inquadrato nel movimento impressionista ma in realtà se ne discosta per molti aspetti: non rappresenta luci e atmosfera, si discosta anche dalla pittura en plein air, non rappresenta la natura natura, usa comunque bianco e nero non utilizzato dagli altri impressionisti e dà importanza al disegno.


Perchè raffigura le ballerine?

In realtà Degas, non ama la danza ma è affascinato dalla preparazione degli spettacoli (non è un caso che spesso siano stati rappresentati momenti in cui le ballerine sono in pausa), inoltre si sofferma sul ritrarre momenti di vita quotidiana con una maggiore attenzione verso la figura femminile.

Nelle sue opere emerge la difficoltà della vita di una ballerina che spesso appartiene a un ceto sociale basso.

Le ballerine dell'epoca, per mantenere la famiglia, erano spesso costrette a cedere alle avances degli uomini nobili del pubblico.


La configurazione sgraziata delle ballerine nei suoi quadri creano un contrasto netto tra l'armonia degli abiti e la disarmonia del gesto.


Il realismo offusca la grazia e pone l'attenzione dell'osservatore sui dettagli.

Spesso infatti, concentrato sulla raffigurazione del movimento, decide di inserire le ballerine in scenari dallo sfondo sfumato ed alcuni corpi sono tagliati, escono dal quadro.


Lo spazio risulta essere molto ampio e profondo e si può notare una continuità con lo spazio reale.


Le sue opere sembrano un atto di apparente improvvisazione ma in realtà, Degas dà molta importanza al disegno aiutandosi con la fotografia nata proprio in quegli anni.


La sua opera più famosa è quella intitolata "La lezione di danza".



La grande rivoluzione di Degas è quella di trovare bellezza nella goffaggine della quotidianità.

Osservando i suoi quadri è come se potessimo sbirciare da dietro le quinte, assaporare la delicatezza dei lineamenti delle danzatrici e soffermarci sul loro realismo: non sono figure eteree e perfette ma profondamente umane, spontanee e naturali.

La grazia e la resistenza terrena.


A partire dal 1880 comincia ad avere i primi problemi di vista.

Diventato quasi completamente cieco si accosta alla scultura mantenendo il soggetto ormai a lui caro delle ballerine.


La sua scultura più famosa è "Ballerina di 14 anni".


Anche qui emerge il tocco tipico di Degas tra grazia e profondo realismo che mette in luce l'imperfezione terrena.


Un artista rivoluzionario per l'epoca, capace di "uscire dagli schemi" per dare libero sfogo alla sua arte.


Come diceva Degas:

L’arte ci salva dalla volgarità, dalla banalità, dalla grossolanità, dalla trivialità, dall’indegnità; civilizza, urbanizza, educa, nobilita.

Edgar Degas




Le immagini utilizzate per questo articolo sono state prese dai seguenti link:

https://it.wikipedia.org/wiki/La_lezione_di_danza

https://www.arteworld.it/ballerina-14-anni-degas-analisi/

https://biografieonline.it/biografia-edgar-degas

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